Cercasi nuovi maratoneti del valore di Baldini e di Leone
Era il 4 marzo del 2001 quando Giacomo Leone, alla maratona di Ōtsu (Giappone), stabiliva il nuovo Record Italiano di Maratona correndo i 42.195 metri di Gara in 2h07’52” (3’02” al km). Prima di lui solo Stefano Baldini era stato in grado di scendere sotto il muro delle 2h08’ (2h07’57” nel 1997).
Sono passati più di 15 anni dal primato di Giacomo Leone e dopo di Lui, sempre e solo Stefano Baldini è stato in grado di fare meglio dell’atleta di Francavilla Fontana.
Il campione olimpico di Atene 2004 ha corso altre Tre volte sotto il muro delle 2h08’, e sempre alla Maratona di Londra; Nel 2002 migliorò il Record di Giacomo Leone di 23” (2h07’29”), nel 2003 arrivò secondo al traguardo in 2h07’56” e nel 2006 stabili il nuovo Record Italiano di Maratona con il tempo di 2h07’22” (3’01” al km).
Dal 1999 al 2002 il Record Mondiale di Maratona apparteneva a Khalid Khannouchi, atleta marocchino nazionalizzato americano. Khannouchi vinse la Maratona di Chicago del 1999 fermando il cronometro a 2h05’42”. Se mettiamo in relazione questo primato mondiale con il record italiano dell’epoca (2h07’52”) otteniamo un valore di 98,31%. Questo significa che rispetto al record mondiale di quegli anni Giacomo Leone valeva un prestigiosissimo 98,31%.
Nel 2006, l’anno in cui Baldini corse la maratona di Londra in 2h07’22”, il Record mondiale di maratona apparteneva ancora al leggendario Paul Tergat (Kenya), che il 28 settembre del 2003 vinse a Berlino in 2h04’55” (Primo atleta al mondo a correre sotto le 2h05’). Mettendo in relazione il nuovo record italiano di Maratona stabilito da Baldini con il rispettivo record mondiale di Tergat otteniamo un valore di 98,08%.
Ma torniamo al presente e vediamo come rendono oggi i nostri maratoneti. C’è poco da sorridere, almeno al maschile. Prendiamo come riferimento il campione Europeo di Maratona, il pisano Daniele Meucci. Daniele vanta un PB di 2h11’08”, stabilito proprio a Zurigo nel 2014, quando si laureò anche campione Europeo. Certo non era la gara più adatta per fare il tempo, in queste occasioni si corre per vincere la medaglia e non per il crono, ma da allora Daniele non si è più migliorato, collezionando anche diversi ritiri come l’ultimo avvenuto il mese scorso alla Maratona olimpica di Rio de Janeiro.
Da settembre 2013 fino a settembre 2014, il Record del mondo di Maratona era appartenuto al Keniota Wilson Kipsang Kiprotich (2h03’23” Berlino). Mettendo in relazione il primato di Daniele Meucci con quello di Kipsang otteniamo un valore di 94,9%. Una perdita del 3,7% in circa 8 anni.
Il “datato” 2h07’22” di Stefano Baldini (2006), se rapportato all’attuale primato del mondo di Maratona (2h02’57” Kimetto), oggi vale ancora un ottimo 96,28%.
Se in questi anni ci fosse stato un incremento proporzionale del rendimento dei nostri migliori maratoneti, avremmo dovuto ottenere, già un paio di anni fa, un nuovo Record Italiano di Maratona di poco inferiore alle 2h06 minuti (2h05’54”). Evidentemente qualcosa si è “inceppato”, è certamente mancato quel famoso turnover che tutti oggi lamentano, ma come mai? Non voglio credere che sia solo una questione di “mancanza di mezzi, strutture e di soldi”, visto che anche 15 anni fa non è che si stava poi tanto meglio di oggi (anzi).
Mi chiedo anche perché i maratoneti italiani oggigiorno gareggino così poco. E’ forse solo una questione di ingaggi? Spero di no e comunque le grandi maratone internazionali non elargiranno mai golosi ingaggi per avere maratoneti uomini da 2h11/12'.
Una volta il Prof Arcelli mi disse “l’atletica viene prima di tutto”. Prima dei soldi, degli ingaggi, del posto fisso, ecc…
Una volta si gareggiava di più e secondo me questo era un bene per l’atleta che aveva la possibilità di formarsi, di crescere e di migliorare correndo e confrontandosi con i migliori atleti al mondo.
Qui sotto una tabella estratta dal sito wikipedia dove vengono riportate e le 10 migliori prestazione italiane all time: